Questo termine indica la sede dove l’unico osso mobile della faccia, la mandibola, entra in contatto con il cranio.
Grazie a questa articolazione possiamo parlare, mangiare, deglutire e respirare. Anatomicamente piuttosto complessa, è costituita da due parti scheletriche (Condilo e fossa Glenoide), un disco di cartilagine (menisco) interposto a difesa dell’usura, tendini, capsula articolare e muscoli che lavorano in sinergia coordinati dal sistema nervoso centrale (cervello).
La forma della mandibola è a ferro di cavallo nella parte orizzontale, dove sostiene l’arcata dentale; posteriormente, da entrambe le estremità, si alza un prolungamento verticale che termina con il condilo.
Quest’ultimo, posto approssimativamente davanti all'orecchio, ha una forma più o meno ‘arrotondata’, quando apriamo la bocca ruota in avanti, all'interno della piccola fossa Glenoide, il percorso opposto viene fatto in chiusura. Può essere percepito ponendo due dita davanti il padiglione auricolare quando si apre e chiude la bocca.
In alcune situazioni (genetiche, disfunzionali, traumatiche, ...) la coordinazione del movimento dei vari componenti,viene a mancare. Questo può essere asintomatico oppure evidenziarsi creando fastidi e/o dolori. Segni di allarme possono essere otiti, fischi alle orecchie (acufeni), capogiri, alterazioni nella chiusura dei denti, affaticamento muscolare, mal di testa (cefalea), senso di gonfiore alla faccia o attorno agli occhi, cervicalgie (dolori al collo), disagi nel deglutire, dolori alle spalle.
Raramente tutto questo può essere ricondotto esclusivamente alla chiusura dei denti (occlusione) ma spesso si associa a fattori concomitanti fisici e psicologici .
Fattori assolutamente sfavorevoli e perciò sconsigliati sono mangiarsi le unghie (onicofagia), le pelli delle dita (pellicufagia), le penne (lapisfagia), masticare chewing-gum prolungatamente, mordicchiare le labbra e le mucose delle guance, piercing, sport traumatici, posizioni forzate della mandibola in lateralità (nel sonno..), succhiamento.
Si dovesse presentare una sintomatologia analoga a quanto descritto si consiglia di approfondire la diagnosi con il proprio Odontoiatra di fiducia.